Serapeo

Si sa che gli animali sacri venivano mummificati e sepolti. L'animale sacro al grande dio menfita Ptah era il bue Api. Ve ne era uno solo alla volta, scelto secondo particolari caratteristiche, bianca la fronte ed alcune altre piccola parti del corpo, nero in tutto il resto. Anche l'Api morendo diventava un Osiride, come i faraoni, l'Osiride Api, per i greci Osorapis, per cui fu facile l'identificazione con Serapide, il dio artificialmente inventato dai Tolomei con caratteristiche di Osiride e di Zeus. Quindi il sepolcreto degli Api ebbe il nome di Serapeo. Con cappelle e tempietti sopra la catacomba, era meta di pellegrinaggi, con intorno tutto il mondo variopinto che, ovunque e in ogni tempo, ha popolato tali luoghi. Quando Mariette trovò il corridoio sotterraneo con le celle laterali delle sepolture degli Api, usato dalla XXVI dinastia fino ai tempi greco-romani, i 24 sarcofagi di pietra dura erano stati tutti svuotati. Successive ricerche hanno portato alla scoperta di un altro sotterraneo, precedente, con il quale all'epoca di Ramses II si era cominciato a deporre in un unico sito i corpi mummificati degli Api, prima sepolti in tombe isolate. In questa altra catacomba, ad un livello diverso e ad angolo retto rispetto a quella già citata, sono state ritrovate 28 mummie intatte di Api, nonchè la mummia di Khamuas, il figlio di Ramses II che fu, a Menfi, sommo sacerdote di Ptah.

Da "Guida alla civiltà dell'Egitto Antico" di Francesco L- Nera, ed. Mondadori

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