Kalabsha

Sulla riva sinistra del lago Nasser, a circa un chilometro dalla diga, è stato rimontato il tempio che si trovava a Kalabsha, una quarantina di chilometri più a monte. Si tratta di un tempio di una settantina di metri di lunghezza, ricostruzione dell'epoca di Augusto di un edificio fondato da Amenhotep II. E' dedicato al dio locale Manduli e si compone, secondo lo schema tipico, di un pilone, di un successivo cortile con portici su tre lati, di un pronao-ipostila, con dodici colonne, cui seguono due vestiboli e il santuario. Non distante si trovano il piccolo tempio di Kertassi, qui ricostruito dal suo sito una trentina di chilometri a monte, piccolo padiglione di cui non restano che quattro colonne ed il portale, e lo speos, di Bet el Uali, dell'epoca di Ramses II. Quest'ultimo si compone di santuario e vestibolo preceduti da un cortile le cui pareti sono ricoperte di rilievi delle campagne militari di Ramses II, contro libici e asiatici e contro le genti di Kush.

Da "Guida alla civiltà dell'Egitto Antico" di Francesco L- Nera, ed. Mondadori

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